martedì 31 luglio 2012

Live in Moskov!


Oggi il nostro Steed se n'è stato al centro bevesse Great Wall: l'abbiamo portato a fare un bel check up ed è risultato tutto ok, come ci si aspettava dovesse essere.



Questo ci ha consentito di avere una giornata di stop per conoscere una città meravigliosa come Mosca, ma prima ancora la gentilezza e la simpatica dello staff Great Wall Russia, che ci è stato al nostro fianco per l'intera giornata.

Per non sbagliare scrivendo i nomi nel modo sbagliato e per evitare di dimenticare qualcuno meglio se non ne scrivo nessuno, tanto li vedete tutti nel video di oggi.

Grazie di cuore a tutti per la bella giornata.

Alla prossima, magari in Italia al nostro ritorno!




30 luglio 2012 _ Finalmente a Mosca

Siamo finalmente arrivati a Mosca.
L'impresa è stata molto più impegnativa di quanto ci aspettassimo: la dogana dalla Latvia alla Russia ci ha rotto davvero le ossa.

Si, perchè arrivati in perfetto orario al confine, erano circa le 16.00, dopo una marcia sostenuta attraverso la Lettonia e Latvia, siamo riusciti a superare i controlli soltanto alle 4 di mattina!
Il tutto perchè in dogana nessuno parlava inglese, o meglio, soltanto una adorabile impiegata che solo dopo molte ore, si è scoperto avesse le competenze linguistiche necessarie a sbrogliare la matassa. Così, grazie a questo raro talento in quella dogana, l'adorabile donna ci ha ridato la libertà.

A quel punto ci siamo divisi: Villiam e Patty decidono di sfruttare la comodità del loro mezzo e si fermano a riposare, Giuliano, Paolo, Silvio ed io decidiamo di partire direttamente verso Mosca.

Dopo grosso modo otto ore siamo arrivati nella capitale russa. Due note interessanti legate al fatto che viaggiavamo senza satellitare (che ha avuto sino a quel momento solo la vettura di Villiam e Patty):
il primo è che per orientarci abbiamo tenuto come punto fermo il sole. La M9, la strada che abbiamo battuto, è dritta come un fuso e punta ad est in direzione Mosca.
L'altra annotazione interessante, è che nonostante la sua mastodontica topografia, siamo arrivati all'hotel senza navigatore grazie all'incredibile senso dell'orientamento di Giuliano che ci ha portato a destinazione senza sbagliare una via. Giuliano, qualche mese fa, è stato a Mosca per lavoro due giorni. In questo breve lasso di tempo ha memorizzato le strade intorno all'albergo!

Purtroppo il ritardo in dogana ci ha portato a perdere la facilità di comunicazione con l'Italia e non abbiamo notizie di Gigi, se è riuscito a risolvere i problemi col camion: domani dovrebbe mettersi in viaggio per raggiungerci.

In serata abbiamo portato presso il salone moscovita della Great Wall il nostro Steed per un po' di coccole.

Domani alle 8.40, lo staff della Great Wall Russia ci accompagneranno per tour della città e poi per un incontro conviviale con il presidente dalla loro società.

Domani sarà una grande giornata.



domenica 29 luglio 2012

28 luglio 2012 - Viskov/Suwalki (803)

Prima di partire, pochi giorni prima, sono andato dalla mia fioraia di fiducia a comprare un mazzo di fiori per la dottoressa Alma Rizzo, la persona che mi ha rimesso in sesto dopo una brutta caduta in bici e che mi ha consentito una partenza serena.
La mia fioraia è ucraina. Quando le ho detto che avrei attraversato metà dell'Europa orientale si è sentita tirata in causa ed ha iniziato a raccontarmi quante siano le cose che ancora non vadano bene e come si senta fortunata a vivere in Italia ecc ecc.
Quello che però mi ha colpito è che per prendere in qualche modo le difese del suo paese e di quell'area in particolare, mi ha raccontato come anche in Ucraina ci siano i McDonald.
Sembra assurdo, ma la presenza dei marchi internazionali, delle multinazionali, fa sentire parte del mondo, offre una identità globale.
Oggi è stato un altro giorno di transizione, dalla Rep. Ceca siamo arrivati a lambire il confine lituano: siamo saliti in macchina poco prima delle otto e siamo arrivati all'Hotel ormai alle dieci di sera. Non ci siamo quasi mai fermati ed abbiamo toccato i principali centri abitati soltanto dalle tangenziali. Ogni volta, immancabile, l'insediamento Ikea. Blu, scritte gialle, come fossimo a Roncadelle, come fossimo alle porte di Roma o in qualsiasi altra città del globo. 
Stupefacente.
A fare da minimo comune multiplo per i paesi attraversati in questi due giorni fortunatamente c'è anche qualcosa di meno postmoderno: la presenza di tratti di forte caratterizzazione asburgica, che partono dai territori austriaci fino alla Polonia.
In qualche modo tutti questi paesi si richiamano uno con l'altro, ma a fare la differenza è la cura per il bene comune, il patrimonio naturale. Una cura che abbiamo visto man mano venire meno.
Fortunata tappa di alleggerimento, la sosta nella siti di Warsavia, capitale polacca.
Una visita che consiglio a tutti quelli che pensano che le cose tanto non cambiano:  grattacieli marchiati Microsoft, Bridgestone, una sede della banca di Cina ed un'infinità di altre scritte enormi su costruzioni recentissime.
La Polonia, come tutti i paesi dell'area, sta facendo i salti mortali per entrare in un sistema economico, quello europeo, profondamente in crisi. Per quanto possa sembrare una follia, è verità sacrosanta.
Del resto qui la crisi ha una faccia diversa: qui non è percepita come una regressione, ma come un rallentamento in un percorso votato al migliramento.
Rallentamenti che per altro abbiamo dovuto sopportare per tutta la giornata, visto che da Warsavia in poi l'autostrada è un cantine di più di 100 km.

Comunque, fatica a parte, siamo arrivati, e domani, grosso modo nel primo pomeriggio, affrontiamo la dogana russa.

La serata scorsa abbiamo pernottato in un albergo di epoca sovietica (le fotografie sono state prese da lì). Quello di questa sera è ancora più "vintage".



venerdì 27 luglio 2012

27 luglio 2012 - Tolmezzo-Vyskov (607km)



Viaggiare con il Gnaro è sempre piacevole: ogni dove ci sia una montagna c'è qualcuno che lo conosce. Scesi dalle camere dopo la colazione ecco che viene avvicinato da una vettura della Guardia di Finanza… e ci mancherebbe altro, sono i vecchi colleghi che vengono ad augurargli buon viaggio e noi siamo ovviamente felici di fare una foto di gruppo per ricordare il piacevole momento.Dopo di chè,  puntuali come orologi svizzeri, ci siamo recati presso l'ufficio DHL di Tolmezzo per ritirare i passaporti, spediti il giorno prima da Roma, non appena usciti dall'ambasciata Pakistana con il visto.


Quando abbiamo scoperto che non erano ancora arrivati ci siamo lasciati prendere da un certo sgomento. Fortuna si è trattato solo di un piccolo ritardo, risolto in breve grazie alla disponibilità del ragazzo della DHL che ci ha raggiunto fuori dall'autostrada, cambiando il suo solito giro. 
Così finalmente siamo riusciti a prendere in mano il nostro documento e a guardare i nostri visti, sorta di piccole sibille che ci lasciano intuire quale futuro ci attende per il  prossimo mese.
Un sospiro di sollievo e via, partiti per una giornata che possiamo ricordare per la quantità di chilometri percorsi (607Km), le ore trascorse  in macchina e i posti meravigliosi che abbiamo soltanto sfiorato o intravisto dall'autostrada: le Alpi austriache con le loro meravigliose foreste e le mucche da cioccolato; il grazioso Autogril dove servivano la cotoletta sopra gli spaghetti, la splendida periferia di Vienna, il danubbio blu, visto solo per un attimo, gli sconfinati laghi immersi nelle infinite pianure ed intravisti nella luce del tramonto, e le distese di campi di grano ed i filari di torri eoliche. La giornata di sole ha contribuito ad esaltare i colori dell'estate ed il rimpianto per un occasione persa che chissà quando si ripresenterà. Alle otto di sera finalmente riusciamo a trovare un albergo a Vyscov, in Repubblica Ceca e ci fermiamo. Per riposare. Domani è un altro giorno, la frontiera con la Russi il nostro obbiettivo. Ovviamente a soffrire di più per queste tratte forza rinchiusi sul pickup è il Gnaro, che di certo domani sarà il primo ad alzarsi per farsi la sua corsetta di un paio di ore...




Prima giornata di viaggio

Il 16 luglio di 3 anni fa partiva l'avventura 7milamiglialontano, la prima edizione. A distanza di 36 mesi siamo ripartiti per una nuova avventura a 13.000 chilometri di distanza da casa. Le differenze però sono tante: partire in macchina dal piazzale dietro casa è diverso dal rito dell'aeroporto. Tre anni fa ricordo la levataccia, l'emozione palpitante nel vedere i miei compagni di avventura al check in della Malpensa, la coda al meta detector, un ultimo saluto da lontano intravisto tra una divisa e l'altra, un rituale per dichiarare una distanza che di lì a qualche ora, con lo sbarco in India, sarebbe stata enorme. Quest'anno invece le cose sono molto diverse: la partenza simbolica ieri dalla Margherita, sul monte Rosa, un brindisi doveroso alle montagne da dove parte tutto; e poi l'incontro con gli amici della Val Sesia e la festa a Brescia. Ma ancora, lo possiamo dire, non eravamo partiti. Oggi la vera partenza, quasi quattro ore di viaggio… che però non ci hanno portato poi così lontano. La sosta a Tolmezzo era doverosa, qui abbiamo trovato tanti amici volenterosi e di cuore che ci hanno accolto a braccia aperte. L'amministrazione comunale ci ha voluto aprire le porte del palazzo comunale per una cerimonia breve ma di sostanza. E poi la serata con gli amici del Cai di Tolmezzo dove il Gnaro ha dato ancora una volta prova della sua freschezza e sincerità. Tutto bello, ma siamo ancora in Italia. Domani finalmente però usciamo dal territorio patrio per avvicinarci un po' più ai confini dell'Europa e finalmente incontrare l'Asia. Il nostro viaggio questa volta è ancor più un viaggio della conoscenza: partire da casa ed affrontare tanti paesi in un crescendo di "diversità" ci porterà ad avvicinare un mondo del tutto diverso dal nostro un passo per volta, come una sorta di cura omeopatica, certi che si concluderà in un abbraccio di fratellanza vera con gli amici  in Nepal. Ed è proprio questo lo scopo del nostro viaggio, imparare di nuovo a camminare sulla terra come fratelli: non vogliamo percorrere 7milamiglia per sentirci lontano da casa, anzi, tutto il contrario. Domani mattina finalmente riusciamo ad avere in mano i passaporti: a seguito di continui disguidi burocratici, ancora oggi, tutti e sette i nostri documenti erano fermi in ambasciata Pakistana a Roma. Spediti con corriere espresso, saranno qui domani alle 9. Meno male, così finalmente partiamo davvero. Spiace solo che Gigi sia ancora bloccato in Italia per problemi tecnici con il Caminion. A lui toccherà la sfida più difficile: riuscire a raggiungerci in solitaria alla frontiera della Cina partendo con tre giorni di ritardo...

giovedì 26 luglio 2012

Partiti

Alle 11 in punto siamo partiti alla Volta di Tolmezzo. Oggi autostrada tutta italiano: non sembra nemmeno di essere partiti. Il pick-up va alla grande, siamo riusciti a farci stare tutto e lo spazio a disposizione è quello giusto. Il Gnaro si è dotato di un dannato fischietto giallo con cui ci tiene tutti in riga. A vent'anni la naja l'ho schivata, a 39 mi tocca...