Visualizzazione post con etichetta ufa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ufa. Mostra tutti i post

sabato 4 agosto 2012

3/4 agosto - Due giorni indimenticabili



Sono stati due giorni indimenticabili, ricchi di sorprese ed emozioni.
Prima di tutto siamo arrivati alla fine della nostra permanenza in Russia, partendo dalla città di Ufa fino al confine con il Kazakistan all'altezza della città di Chelyabinsk,
abbiamo passato distese di grano che sembravano non finire mai, con delle dolci collinette che tutto un tratto si sono trasformate in un ambiente montano.

Durante il percorso siamo stati fermati ben volte dalla polizia ma Paolo è stato bravo e non si è fatto fregare soldi con i loro spregevoli ricatti.
La vera difficoltà del viaggio è quella legata ai cantieri che caratterizzano per intero tutta la Russia. Qui non è come in Italia dove rifanno pezzo per pezzo la strada. Qui no, creano un cantiere lungo tanto quanto la strada e la bloccano per intero il tempo che serve. Figuratevi le code.


A metà pomeriggio siamo arrivati al confine e siamo entrati in Kazakistan senza nessun problema. la cosa strepitosa è che appena usciti dai cancelli doganali siamo stati travolti da un tramonto mozza fiato proprio mentre iniziava a piovere. La luce era meravigliosa e ne abbiamo approfittato per fare uno shooting, forse uno dei più belli fino ad adesso.

A quel punto è partita un'avventura del tutto inaspettata: il Kazakistan è un enorme tavolo da bigliardo, completamente piatto con piccoli centri abitati sparsi. Non vi dico trovare un albergo per la notte: abbiamo girato per almeno un centinaio di chilometri fino a che abbiamo trovato un adorabile ristorante/merceria/affittacamere il Gnaro, Giuliano, Paolo ed io siamo riusciti a metterci a trovare riparo, Patti e Villiam invece hanno approfittato del loro Toyota e hanno dormito fuori.
Lo standar delle camere era proporzionato al costo (5$), però è stato forse il posto più carino in cui ci siamo fermati.

La serata è passata sempre nel localino, dove abbiamo riso e scherzato con i gestori, star della sera il Gnaro, che con le sue ineguagliabili doti comunicative è riuscito a far sciogliere la rigidità delle cuoche: queste non parlavano una parola di inglese, quindi per far capire loro che voleva della cane di manzo si è messo a muggire. L'intero ristorante è esploso in una fragorosa risata.

Il giorno dopo siamo partiti per battere 850 km e raggiungere Astana. Macinare Km qui è facile perchè le strade sono belle, dritte e non c'è nessuno, niente traffico. Certo, bisogna fare i conti col fatto che i distributori di benzina sono uno ogni 100km, e spesso hanno terminato il carburante.

Comunque, durante il viaggio, ne abbiamo viste parecchie: un cavallo ci ha attraversato la strada, abbiamo trovato un matrimonio al quale ci siamo aggregati per una mezz'oretta, siamo stati taglieggiati anche qui dalla polizia, abbiamo trovato una location straordinaria, un parco giochi fatto con pezzi di recupero in mezzo ad una distesa desolata.

Tra l'altro, sosta forzata per togliere il portapacchi. Purtroppo, e non abbiamo capito il perchè, con la sollecitazione del fondo disconnesso, aveva preso troppo "gioco" e scorreva avanti e in dietro sul tetto. Per evitare di ammazzare qualcuno qualora si sganciasse durante la marcia, abbiamo deciso di rinunciare alla comodità che comportava.

Insomma, due giornate belle toste ma vissute alla grande.

giovedì 2 agosto 2012

2 agosto - UFA e i paracadutisti (536 km)



Oggi tappa breve, solo 536 km (!).
Siamo arrivati alla città di Ufa, l'ultima città russa dove pernotteremo prima di passare al Kazakistan.
Entrati in città stavamo già pregustando la gioia di poterci godere qualche ora di relax essendo arrivati molto presto.
Entrati in albergo è arrivata la doccia fredda, anzi, la doppia doccia fredda: il fuso orario a cui facevamo riferimento era sbagliato ed erano le 20.00, non le 18... Praticamente niente relax solo il tempo di una doccia e la cena prima delle nanne. E qui, appunto, la seconda doccia fredda, visto che in questo albergo non c'è l'acqua calda...
Non abbiamo ancora scoperto se sia dovuto ad un guasto o altro, ma poco conta, è stata davvero dura mettersi sotto quel getto d'acqua ghiacciata.
La città di Ufa non l'abbiamo girata molto, tranne Villiam e la Patrizia che sono riusciti a toccare la parte più vecchia dove si trovano le tradizionali case tatare con le finestrelle tutte colorate.

Non siamo riusciti a fare altro perchè siamo stati risucchiati da una strana festa fatta per salutare le giovani reclute della scuola di paracadutismo, che l'indomani avrebbero fatto il loro primo lancio.
Purtroppo però alle 22 la maggior parte delle persone iniziavano ad essere piuttosto alticci e l'aria si è fatta pesante. Così siamo tornati in albergo.

Prima di arrivare a Ufa siamo rimasti immersi dai meravigliosi colori aurei della campagna russa.