
Quattro giorni in India. Quattro giorni incredibili. Quattro giorni che sembrano quattro settimane.
E fortunatamente non abbiamo toccato le grandi città, ma ci siamo spostati solo a nord!
L'India è un continente davvero troppo grande e ricco di stimoli per riuscire sola minimamente a comprenderlo.
Il nostro ingresso è coinciso con la visita al Tempio D'Oro di Armistar. Una meraviglia di colori e suggestioni, ma soprattutto, una meraviglia di umanità: l'intero complesso spirituale è organizzato per essere aperto, sui quattro lati una porta offre un ingresso diretto sul tempio, che staziona placido e carico di energia al centro di un lago rettangolare. Quest'apertura è il simbolo della religione Sik, che in Panjabi ha la sua patria, una religione che fa dell'accoglienza un punto fermo.Un momento di grande coinvolgimento del team.
Da li ci siamo spostati a Dharamsala, la residenza indiana del Dalailama. Una tappa a dire il vero sfortunata: siamo arrivati impreparati e non conoscendo i posti dove andare, siamo stati risucchiati dal disgustoso circo commerciale che ha invaso questa cittadina.Da lì, dopo due giorni di macchina, siamo arrivati a Hardiware, uno dei punti di riferimento per il Kumbah Mela, il grande raduno che ogni tre anni raccoglie milioni di indu sulle rive del Gange.
Da lì poi siamo andati a Rishikesh, altro centro spirituale, dove abbiamo fatto il bagno nel Gange.
Penso che non dimenticherò mai quel momento...
Insomma, in quattro giorni abbiamo toccati i luoghi fondamentali per tre religioni cariche di altimissimo misticismo.
Passando tra uno e l'altro, paesi, città, villaggi, campagna, passaggi a livello, centrali nucleari, biciclettemotorinirisciòmucchecapreececc.
Ragazzi, tanta, tanta, tanta roba...

Il bagno nel Gange!
RispondiEliminaQualche penny lo daremmo per un'esperienza del genere...chissà che atmosfera!
Grazie. Ciao a tutti.
Alberto e Manrico