domenica 26 agosto 2012

India, troppo grande, troppo intensa





Quattro giorni in India. Quattro giorni incredibili. Quattro giorni che sembrano quattro settimane.
E fortunatamente non abbiamo toccato le grandi città, ma ci siamo spostati solo a nord!
L'India è un continente davvero troppo grande e ricco di stimoli per riuscire sola minimamente a comprenderlo.

Il nostro ingresso è coinciso con la visita al Tempio D'Oro di Armistar. Una meraviglia di colori e suggestioni, ma soprattutto, una meraviglia di umanità: l'intero complesso spirituale è organizzato per essere aperto, sui quattro lati una porta offre un ingresso diretto sul tempio, che staziona placido e carico di energia al centro di un lago rettangolare. Quest'apertura è il simbolo della religione Sik, che in Panjabi ha la sua patria, una religione che fa dell'accoglienza un punto fermo.
Un momento di grande coinvolgimento del team.
Da li ci siamo spostati a Dharamsala, la residenza indiana del Dalailama. Una tappa a dire il vero sfortunata: siamo arrivati impreparati e non conoscendo i posti dove andare, siamo stati risucchiati dal disgustoso circo commerciale che ha invaso questa cittadina.
Da lì, dopo due giorni di macchina, siamo arrivati a Hardiware, uno dei punti di riferimento per il Kumbah Mela, il grande raduno che ogni tre anni raccoglie milioni di indu sulle rive del Gange.
Da lì poi siamo andati a Rishikesh, altro centro spirituale, dove abbiamo fatto il bagno nel Gange.
Penso che non dimenticherò mai quel momento...

Insomma, in quattro giorni abbiamo toccati i luoghi fondamentali per tre religioni cariche di altimissimo misticismo.

Passando tra uno e l'altro, paesi, città, villaggi, campagna, passaggi a livello, centrali nucleari, biciclettemotorinirisciòmucchecapreececc.

Ragazzi, tanta, tanta, tanta roba...

1 commento:

  1. Il bagno nel Gange!
    Qualche penny lo daremmo per un'esperienza del genere...chissà che atmosfera!
    Grazie. Ciao a tutti.
    Alberto e Manrico

    RispondiElimina